La storia di Melusina, la donna-serpente
Molte figure femminili affascinanti sono state inventate nel tardo Medioevo nel tentativo di comprendere, raffigurare e reinventare la donna, ma nessuna è passata alla storia come Melusina (o Melusine), che ha catturato l’immaginario occidentale per ben cinquecento anni: per metà donna e per metà serpente o pesce, è l’incarnazione del male gaze medievale che cerca di dare un senso al “mistero” che è la donna.
Conteggio in caratteri o parole? E come ci può essere utile per essere costanti nella scrittura?
Che differenza c’è tra il conteggio di caratteri e quello di parole? Vediamo assieme in che casi possa essere utile l’uno e in quali l’altro! Condivido anche il metodo che mi tiene costante nella scrittura e delle domande per voi per ragionare sulla vostra produttività.
Letterature Strane: libri rilegati in pelle umana
Quando pensiamo a libri rilegati immaginiamo forse delle biblioteche poco illuminate che conservano antichissimi manoscritti dalle pagine consumate piene di segni esoterici e formule magiche. La realtà, purtroppo, è più prosaica…ma non meno orrida! Scopriamola assieme!
Scrittura: Tipi di scrittori in blocco e come superarlo
Ci sono diversi motivi per cui ci blocchiamo davanti al foglio bianco: vediamone alcuni e scopriamo qualche metodo per affrontare e superare il blocco!
Racconto: Il mago
L’ultimo mago sopravvissuto è stato catturato e portato alla forca. Farà una strage liberandosi o permetterà che la magia muoia con lui?
Letterature Strane: il manoscritto di Voynich
Ci sono pochi libri avvolti in un’aura di leggenda come il manoscritto di Voynich: sarà una truffa? Sarà scritto in un linguaggio misterioso? Scopriamo assieme le teorie più incredibili!
Racconto: L’eremita- il disgelo
Solitudine, neve e arte in una baita alle pendici del Plauris: Alice vive così, isolata da tutti e tutto.
ma ci sarà qualcosa che riuscirà a causare il disgelo del suo cuore.
Racconto: L’imperatrice
“La mia adorazione crebbe giorno dopo giorno, corsa dopo corsa. Cominciai a vestirmi come lei, mi tinsi i capelli dello stesso colore, provai a indovinare quale musica ascoltasse o cosa le piacesse leggere per farlo io stessa. Non sapevo nulla di lei, che scuola frequentasse o cosa la facesse ridere o piangere; non conoscevo il suo indirizzo o quale fosse il suo colore preferito. Sapevo soltanto che veneravo la sua sicurezza innata e che mi ritrovavo sempre di più ad allenarmi davanti allo specchio per parlare o sorridere come le avevo visto fare. Capii presto che non volevo assomigliarle: volevo essere lei. Volevo essere l’Imperatrice.”
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