Come scegliere un’agenzia letteraria? La mia esperienza

Consigli, Scrittura

Se mi segui sui social (Instagram e/o Tiktok) ormai saprai bene che sto lavorando alla mia trilogia con la scout di un’agenzia letteraria e spesso mi viene chiesto, proprio per questo motivo, se ho consigli su come cercare, contattare e scegliere agenzia letteraria: certo che ne ho! Ti racconto proprio in questo articolo la mia esperienza di rifiuti e successi dalla quale ho imparato molto e potrai imparare anche tu.

Da dove partire?

Potrei dirti un’ovvietà ed esortarti a cercare “agenzie letterarie italiane” su google, ma non voglio insultare la tua intelligenza. Certo, si parte spesso da lì, ma probabilmente ci hai già pensato, giusto?, e ti sei trovat* di fronte una miriade di risultati che forse, invece di darti speranza, ti hanno un po’ scoraggiat*. Lo capisco, in fondo è un po’ ciò che ho provato anch’io all’inizio della ricerca.

Per evitare di cedere allo scoraggiamento ho agito su due fronti:

  1. Ho dato un’occhiata ai profili social di autori e autrici che conosco e che stimo per vedere se avessero mai parlato della loro agenzia o avessero il link/la menzione dell’agenzia in bio; ho inoltre controllato i frontespizi dei libri scritti da italian* per cercare eventuali menzioni dell’agenzia che rappresenta l* scrittor*. Non sempre si trova, ma può essere uno dei modi per trovarne di buone e soprattutto, visto che si parla di autori/autrici che stimi, di allineate con ciò che vorresti scrivere/che scrivi.
  2. Mi sono armata di pazienza e sono partita da qui: questo è il sito dell’Adali, l’associazione degli agenti letterari italiani. Non comprende tutte le agenzie, ma almeno è un ottimo punto di partenza visto che “si propone come organismo garante di professionalità e rispetto deontologico nei confronti degli agenti letterari associati e dei loro clienti.” Basta andare nella sezione nella quale è presente la lista di associati e il gioco è fatto. O meglio, il gioco è iniziato: sì, perché ora quello che devi fare è aprire il sito di ogni singola agenzia e controllare se faccia per te.

Come faccio a sapere se un’agenzia fa per me?

Io ho usato tre fattori per scremare un po’ la lista:

  1. Che tipo di autori/autrici rappresentano? Di quale genere sono i libri rappresentano di più? Di quale target di lettura? (Ci sono per esempio agenzie letterarie che si specializzano in libri per bambini!) Quali sono le case editrici con le quali i libri de* autor* che rappresentano pubblicano di più? E soprattutto: il progetto che voglio sottoporre all’agenzia rientra nelle loro corde?
  2. Che sensazione mi danno “a pelle”, dopo aver esplorato bene il loro sito, la sezione contatti e le loro pagine social? Che tipo di approccio hanno verso gli invii spontanei, verso l* esordient*?
  3. L’unico modo per proporre loro un progetto è attraverso una scheda di lettura a pagamento?

Nota: le schede di lettura

Nella ricerca dell’agenzia perfetta questo è un aspetto da considerare bene, quindi voglio aprire questa parentesi necessaria.

Che cos’è una scheda di lettura? È, molto in breve, una scheda in cui sono evidenziati i punti di forza e debolezza del tuo romanzo. Può essere uno strumento molto utile per essere sicur* che il tuo testo sia pronto o, in caso contrario, per avere delle note su cosa migliorare. Si tratta di un lavoro di analisi che è giusto pagare. Meno giusto trovo il fatto che certe agenzie mettono la scheda di lettura obbligatoria per avere l’opportunità di essere considerat* da loro in vista di una possibile rappresentanza. (Nota bene che pagare per avere una scheda di lettura non significa un’automatica rappresentanza!)

Come detto può essere uno strumento molto utile, e se il tuo scopo è capire su cosa lavorare meglio e su cosa invece puntare ti consiglio di considerare questa strada.

Personalmente non avevo bisogno di una scheda di lettura, né avevo i fondi per pagarne una o più di una (di solito partono dai 200 euro): a me interessava solo sapere se il mio progetto poteva interessare a un’agenzia per la rappresentanza, quindi ho scartato direttamente quelle che avevano una scheda di lettura obbligatoria e come unica modalità di invio spontaneo. (Questo, devo dire, ha assottigliato di molto la lista.)

Ok, ho sfoltito la lista, ora che si fa?

Ora, my friend, è tempo di sfoltirla ancora di più: consiglio di scegliere non più di cinque/sei agenzie alle quali mandare il tuo lavoro, e di assicurarti che soddisfino tutti i tuoi requisiti e ti ispirino fiducia. Non mettere le tue uova in troppi panieri, ma scegli pochi e buoni. Io, per esempio, ho inviato a sole tre agenzie la proposta per la trilogia alla quale sto lavorando.

Quando sei riuscit* a trovare quella manciata di agenzie alle quali affideresti senza battere ciglio il tuo lavoro, è il momento di preparare il materiale che ti servirà per la mail da inviare come proposta.

Preparazione all’invio

Attenzione qui perché ogni agenzia ha regole diverse! Studia bene la loro pagina contatti e segui alla lettera ciò che ti chiedono di inviare loro. Non lo sottolineerò mai abbastanza: se ti chiedono tre cose, allora tu invierai loro tre cose; non quattro, non tre e mezza: tre e basta. Tieni conto che queste persone ricevono una marea di mail come le tue: sii sintetic* e professionale, e non sforare mai per rispetto della persona che c’è dall’altra parte della mail.

Di solito le agenzie chiedono questi materiali, o qualche variazione sul tema:

  1. La tua biografia: dev’essere corta e informativa; lascia stare le banalità tipo “ho desiderato essere uno scrittore fin da bambino” o la sfilza di corsi e titoli di studio: concentrati piuttosto su ciò che ti rende interessante, cosa influenza la tua scrittura oltre a qualche informazione biografica pertinente.
  2. Un estratto del tuo testo: la lunghezza dipende molto da agenzia ad agenzia. Anche qui resta con precisione nel numero di battute, spazi compresi, indicate da loro.
  3. Una sinossi del tuo testo, che dev’essere raccontata in modo abbastanza analitico (evita come il demonio qualsiasi “auto-complimento” e giudizio personale sull’opera, per l’amor del cielo) e deve comprendere la fine. Non ti preoccupare degli spoiler: questo testo è solo per addett* ai lavori ed è quindi essenziale includere tutto. Anche qui resta nel numero di battute o cartelle indicato. Consiglio di fare diverse prove di sinossi fino a trovare una che resti in un tot di caratteri e che funzioni.

Importante è anche il testo della mail: tienilo corto, informativo e con qualche brevissima parola sul progetto che stai inviando, non serve molto, giusto per incuriosire visto che tutto il necessario sarà in allegato.

In questo post su ko-fi ho reso disponibile la cover letter, sinossi e biografia che mi ha permesso di essere contattata dopo pochi giorni dalla mia scout; è un contenuto a pagamento, disponibile anche con una donazione una tantum.

E la risposta?

Forse ti sorprenderà sapere che non tutte le agenzie rispondono, anzi, spesso non lo fanno. Ti consiglio di mettere una nota sul calendario a tot mesi dalla data di invio della mail per non stressarti troppo e/o controllare la mail in modo ossessivo (parlo per esperienza): se non avrai ricevuto risposta entro quella data, puoi avere la certezza che quello dell’agenzia è un rifiuto e puoi quindi metterti il cuore in pace.

Il minimo che ho visto indicato come tempo di risposta sono due mesi, il massimo sei mesi: varia da agenzia ad agenzia. Per contesto, io ho ricevuto la risposta della mia scout a due/tre giorni dall’invio della mail.

In bocca al lupo!

Ora che sei pront* non posso fare altro che farti un grande in bocca al lupo, perché in questo mestiere l’abilità è essenziale, ma a volte serve davvero una botta di culo.

Non dimenticarti di scrivermi un commento qui sotto se hai qualcosa da aggiungere al tema trattato oggi.

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