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Hai mai sentito parlare di beta-readers, o beta lettorə e di chiederti chi siano, cosa facciano e se c’è bisogno di pagarlə per i loro servizi? Oggi parliamo proprio di questo. Allacciati le cinture e andiamo!
Partiamo dalla base: chi sono? Sono persone che leggono il tuo libro prima che venga pubblicato. Esistono anche gli alpha-reader che leggono il testo man mano che lo stai scrivendo, mentre i beta di solito lo leggono dopo la revisione.
Ok, ma serve davvero affidarsi a loro? Certo! È un primo banco di prova, la prima possibilità che ha la tua storia di essere letta. Ciò significa che le loro opinioni, di qualsiasi natura esse siano, ti saranno molto utili per vedere la storia che hai narrato con occhi diversi dai tuoi. A volte quando passiamo tanto tempo con dei personaggi nel mondo che abbiamo creato non riusciamo più a notarne difetti o caratteristiche da migliorare. È per questo motivo che quella di ascoltare cosa un gruppo selezionato e ristretto di persone ha da dire su ciò che hai scritto è sempre una buona idea!
Non solo: è come se il gruppo di beta-readers esistesse in una bolla; in sostanza, le loro opinioni e critiche (costruttive, si spera) restano nel vostro circolo e anche se sei protettivə nei confronti del tuo testo ciò non può arrecarti danno, anzi, potrà solo aiutarti a migliorare come scrittorə. Credo fermamente che senza il confronto si riesca ad andare avanti solo fino a un certo punto.
Ci piace da matti l’idea dello scrittore isolato, lupo solitario immerso nelle parole senza il bisogno di uscire di casa, ma la realtà dei fatti è che senza confronto non si cresce, né nella vita né nella scrittura. E siamo tutti d’accordo che crescere e migliorarsi è una buona cosa, no?
Come scegliere beta-readers, quindi? Non è facile per nulla trovare delle persone che leggano il tuo libro e che possano darti un parere tecnico e interessante. Ti consiglierei di evitare di chiedere a familiari e amici: il loro giudizio potrebbe essere sfalsato dalla percezione che hanno di te quindi non sarà obiettivo. Se vorrai davvero misurarti con dei commenti che ti possono aiutare allora dovresti cercare i tuoi beta-readers altrove. Personalmente i miei li ho trovati tramite Instagram: all’interno della community di scrittorə e lettorə ho selezionato un piccolo gruppo di persone con cui avevo confidenza e di cui mi fidavo composto sia da scrittorə di cui conoscevo lo stile e che stimo, sia da lettorə “purə” che leggono spesso il genere del mio romanzo.
Cosa fare se non si ha una community online? Buona notizia: esistono dei servizi di beta-reading, gratuiti ovviamente; per esempio quelli del collettivo Scripta.
Ok, ho trovato il mio gruppetto di beta. Cosa posso aspettarmi da loro? Posso dire con chiarezza cosa NON aspettarti da loro: una correzione bozze, una segnalazione di errori o di sintassi sbagliate, un editing. Non è questo lo scopo! Aspettati invece un’opinione su ciò che hai scritto, che sarà diversa rispetto alla loro conoscenza in fatto di narrazione e scrittura, ma non di più e non di meno. Chiedi un parere argomentato: un mero “bello”, per quanto possa fare piacere, non ti sarà molto utile.
Se sei unə control freak come me ti consiglio di fare una lista di domande alle quali i tuoi beta dovranno rispondere; fa’ in modo che il questionario tocchi i nervi più scoperti: se hai delle insicurezze riguardo ai dialoghi, per esempio, chiedi ai tuoi beta se li hanno trovati realistici!
Hanno tuttə letto e mi hanno dato i loro pareri. E ora? Ora puoi decidere se seguire i loro consigli e le loro opinioni o no. Ricordati che devi rispettare i feedback che ti hanno dato, ma non è detto che tu debba seguirli. Non metterti sulla difensiva, ascolta sempre, fatti domande, metti te stessə e ciò che hai scritto in dubbio, ma se, nonostante questo atteggiamento aperto e pronto all’ascolto, il tuo istinto ti dice di non modificare ciò che hai scritto, allora non farlo. In fin dei conti sarà il tuo nome quello sulla copertina, non il loro. Sei tu che hai creato il mondo, la storia e i personaggi che abitano il tuo romanzo: la responsabilità è tua e tua soltanto.
Quindi ascolta con rispetto, accetta ciò che ti pare ragionevole e con altrettanto rispetto dì “no, grazie” quando ti consigliano qualcosa che va contro ciò che sai è bene per il tuo romanzo.
Ti lascio con una lista di domande che io stessa ho fatto ai miei beta-readers e che puoi decidere di usare come guida, infoltendole o snellendole a tuo piacimento:
- Lo stile ti è sembrato adeguato alla storia narrata, al target e al genere?
- Quali sono le tue impressioni sui personaggi? E sulle relazioni tra di loro?
- Cosa pensi del mondo narrativo?
- Come ti sono sembrati i dialoghi? Li hai trovati realistici?
- Quali sono i punti nella storia che avresti voluto saltare e perché?
- Quali dettagli, fatti, frasi, personaggi o ambientazioni ricordi di più e perché?
- Che cosa ti ha lasciato la lettura subito dopo la parola fine? Cosa ti ha lasciato a giorni di distanza?
Come al solito mi fa un enorme piacere sapere come ti è sembrato questo articolo e se ti è stato utile: fammi sapere la tua opinione con un commento o un messaggio su Instagram!
Spero di averti dato degli spunti interessanti, in bocca al lupo e alla prossima.
2 pensieri su “Beta readers: chi sono, come trovarne”